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International Piano Competition “Domenico Scarlatti”

Giusy De Berardinis: un sentito ricordo per la grande clavicembalista e didatta Emilia Fadini

Trapani: International Piano Competition "Domenico Scarlatti" - Giusy De Berardinis

Dal 4 al 10 aprile si è tenuta a Trapani la seconda edizione del concorso intitolato a Domenico Scarlatti: International Piano Competition Domenico Scarlatti.

La giuria, presieduta dalla grande pianista Oxana Yablonskaya, ha annoverato nomi di primo rilievo nel panorama internazionale, quali Misha Dacic, Jin Ju, Daniel Rivera e Nina Tichman,

Giusy De Berardinis, impegnata come giurata nelle giornate del 6 e 7 aprile, ha inoltre partecipato il 4 aprile al Convegno introduttivo al concorso – Uno sguardo storico interpretativo, con una relazione intitolata Criteri e ragioni delle Sonate di Domenico Scarlatti nell’edizione critica a cura di Emilia Fadini.

L’intervento ha riproposto la visione critica e interpretativa con la quale la compianta clavicembalista e studiosa Emilia Fadini ha redatto la monumentale edizione critica delle sonate di Domenico Scarlatti per casa Ricordi.

Al Convegno hanno dato il loro contributo anche le studiose Anna Maria Malerba e Antonella D’Orio, occupandosi rispettivamente delle fonti settecentesche e della scrittura già proiettata verso il nascente pianismo di taluni passaggi scarlattiani. I temi trattati hanno riscosso grande interesse tra i presenti, tra i quali molti giovani e i componenti della giuria.

Su ispirazione e volontà del Direttore artistico, Vincenzo Marrone D’Alberti, Giusy De Berardinis ha raccolto inoltre l’entusiasmo e la generosità della famiglia Fadini per la prima istituzione in Italia di una borsa di studio intitolata a Emilia Fadini per l’esecuzione di una sonata di Scarlatti, attribuita sia al ventunenne pianista palestinese Mohammed Alsheikh che al ventitreenne pianista russo Mikhail Kambarov.

In questa occasione, Giusy ha letto il toccante testo consegnatole dalla famiglia in ricordo di Emilia, che abbiamo il piacere di riportare integralmente e con il consenso degli interessati:

«La creazione di un premio “Emilia Fadini”, tra l’altro associato a Scarlatti, è certo un grande onore, ma è anche una grande emozione per la famiglia e tutti coloro che hanno conosciuto, apprezzato e amato Emilia Fadini. In realtà, non sapremo mai se avrebbe osato accettare un premio per essere celebrata. Possiamo invece dire che avrebbe apprezzato molto un premio che celebrasse l’iniziativa, la sensibilità, l’inventiva, la ricerca e, a sua immagine, una certa audacia interpretativa che non ha mai smesso di insegnare. Lei ripeteva sempre che il suono è vivo e complesso e non si lascia mai intrappolare dal segno staagbile e immutabile di una nota stampata. Questa deve potere trasmettere la passione amorosa, la sfida alla morte, la follia, la saggezza, la fantasia suggerita fra le righe. Ed è per questo che Emilia Fadini ha dedicato in gran parte la sua vita artistica e filologica a Scarlatti. Lui che ha sperimentato tutti i generi musicali esistenti del suo tempo, dal teatrale al liturgico, dallo stile galante allo stile severo… senza dimenticare quello più popolare, il flamenco e il “cante jondo” radicato nelle viscere. Per tradurre tutto ciò sugli strumenti a tastiera a intonazione fissa, come il clavicembalo, l’organo o il pianoforte, bisogna leggere, sentire e diffondere la musica ben al di là della semplice nota scritta. In una delle sue ultime conferenze, Emilia aveva anche concluso con queste parole: “Scarlatti non si nutre soltanto di mezzi espressivi di qualsiasi provenienza colta o popolare, è anche un precursore; la sua esplorazione armonica, indipendentemente dall’influsso spagnolo, supera di gran lunga il suo tempo. Determinate sonate, oserei dire, prefigurano il XIX secolo”. Noi tutti, ci auguriamo che questa audacia tanto cara a Emilia Fadini, continui a trasmettersi alle nuove generazioni! »

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