Il ritrovamento della sua lapide al Cimitero Vantiniano di Brescia conferma che il musicista si spense l’11 gennaio 1829
La data di morte di Ferdinando Turrini è stata molto dibattuta e fissata generalmente in un periodo compreso tra il 1810 e il 1820. Nel mio articolo Nuove acquisizioni sulla vita e sulle opere di Ferdinando Turrini, pubblicato nel 2011 per la rivista Studi musicali, avevo comprovato la sua esistenza in vita almeno fino al 1823 grazie al ritrovamento di due documenti.
Il primo è una lettera, datata 12 febbraio 1822 e indirizzata a «Li Sigi Fratelli Serassi / Celebri Fabbricatori d’Organi / Bergamo», nella quale l’organaro mantovano Ferdinando Montesanto scrive:
«Per commissione del mio genitore devo rendergli noto che dieci giorni sono è stato invitato dagli attuali deputati di Villa Valtrompia a portarsi colla per trattare sul ristauro di quell’organo, siccome già da più di un anno gli si era pur fatto su di ciò cenno dal maestro Bertoni di Brescia».
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Il secondo è invece riportato da Paolo Guerrini e riguarda un’importante notizia riferita al 1823, dunque successiva di un anno a quella del Montesanto:
«L’arciprete di Toscolano ha mandato la descrizione dell’organo di quella chiesa monumentale, costruito nel 1822 da Fra Damiano Damiani ex-Cappuccino, e collaudato dal prof. Ferdinando Turini, detto Bertoni, di Brescia il 7 febbraio 1823».
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Questa notizia fu confermata anche in data 30 ottobre 1930, quando l’arciprete di Toscolano inviò una lettera ad Armando Maccarinelli, organaro di Brescia, nella quale scrisse che l’organo «fu collaudato dal Prof. Ferdinando Turrini di Brescia, detto Bertoni il 7 febbraio 1823».
Paolo Guerrini, in Memorie storiche della diocesi di Brescia, riportò infine la testimonianza di una lapide al cimitero di Brescia che attestava con esattezza la data di morte del musicista all’11 gennaio 1829:
QUI RIPOSA
FERDINANDO TURRINI DENOMINATO BERTONI
F. DI BARTOLOMEO
NATO IN SALÒ
SOFFERSE DA SAGGIO LA CECITÀ ANNI LVI
NE VISSE LXXXIV
MAESTRO DI MUSICA
TEORICA E PRATICA PROFONDISSIMO
COMPOSITORE INSIGNE
SUONATORE DI CLAVICEMBALO
E D’ORGANO IMPAREGGIABILE
PASSÒ REPENTE IL DÌ XI GENNAIO 1829
GLI ALUNNI ED AMMIRATORI SUOI
LAGRIMANTI GLI PONGONO QUESTO MONUMENTO
Detta lapide fu data per scomparsa fino a due anni fa, quando l’Associazione bresciana Capitolium, dedita alla catalogazione delle tombe del cimitero Vantiniano di Brescia, ha riscontrato anche la presenza di quella di Turrini. Data la posizione elevata, a ridosso del tetto (la tomba del musicista decora un cornicione dell’ala II), la sua collocazione è nel tempo sfuggita all’osservazione, fino a farla ritenere scomparsa. A conferma della sua veridicità, il muro sul quale poggia è cronologicamente coerente: la sua costruzione, infatti, si pone in un periodo compreso dopo il 1815 e prima del 1829.
Turrini, dunque, morì effettivamente l’11 gennaio 1829, alla fine di una lunga vita completamente dedicata alla musica.
Un sentito ringraziamento per la preziosa collaborazione a Mariella Sala, già bibliotecaria del Conservatorio di musica di Brescia, e a Federico Vaglia, Presidente dell’associazione Capitolium.
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